lunedì 17 settembre 2007

Beth Ditto ... un mito di donna!


Posto un articolo di repubblica su uno dei miei miti, Beth Ditto :innamoratooo: E' topa dentro sta donna, bella e sensuale secondo me, perchè ti fotte l'anima con quello sguardo. E ha le palle. Insomma, è DONNA

CHI di musica se ne intende, sostiene che il segreto del successo di Beth Ditto, vocalist della band Gossip, è nella voce. Monumentale, piena, possente quanto la sua stazza. Ma la realtà è che non sono solo le indubbie qualità canore, ad aver trasformato questa ventiseienne dell'Arkansas in un'icona planetaria. Perché se lei è uscita di prepotenza dal ghetto dell'indie-rock, diventando una star a 360 gradi, è per il suo aspetto decisamente insolito, all'interno dello showbiz: 95 chili di peso, corpo pesante su un faccione che resta impresso. E senza nessuna timidezza estetica, visto che nei concerti, così come nelle foto per le riviste, appare spesso strizzata in abiti aderentissimi, o in lingerie.

Insomma, una rappresentazione trionfante di quel "grasso è bello" che sembra essere il naturale - e ugualmente estremo - antidoto all'anoressia imperante a Hollywood. Una tendenza, quella al sovrappeso, che ha tra le altre campionesse la Jennifer Hudson premio Oscar per Dreamgirls, e la giovane Nikki Blonski protagonista del film Hairspray (in cui fa innamorare il belloccio divo delle ragazzine Zac Efron, divo di High School Musical).

Ma nessuna di loro ha in sé la strasbordante energia vitale, e la carica politicamente scorretta, della nostra Beth. Che oltre a essere grassa è anche lesbica dichiarata, è stata legata a un transgender nato femmina ma che si considera maschio, e soprattutto è sempre pronta a lanciare crociate contro le follie di una società ossessionata dalla "taglia zero". Un tema da lei affrontato, col consueto stile diretto e senza eufemismi, anche nella sua ultima, trionfale trasferta a Londra. Metropoli in cui, con gli altri due membri della sua band, ha tenuto concerti recensiti con entusiasmo dai critici musicali; e in cui ha rilasciato numerose interviste.

Del resto, il suo rapporto coi sudditi di Sua Maestà è sempre stato particolarmente intenso. Visto che proprio la Gran Bretagna l'ha consacrata definitivamente una star. E' stata la rivista inglese New Musical Express, ad esempio, ad averla eletta, nel Novembre 2006, il personaggio più cool del rock; ad averla fatta apparire nuda in una celebre copertina (senza veli è apparsa anche su un'altra copertina, quella della rivista erotica lesbo On Our backs); e ad averla fatta arrivare in finale dei suoi premi annuali, nella categoria "donna più sexy del 2007". Anche se in questo caso, e con una buona dose di ironia, a strapparle la vittoria è stata Kate Moss, ovvero l'icona delle "belle & magrissime". E poi c'è stata la rubrica tenuta da lei settimanalmente su uno dei quotidiani più prestigiosi del Regno Unito, il Guardian.

Un fenomeno esplosivo, dunque. E infatti, per affrontare il caso Ditto, si sono scomodate anche penne illustri, come quelle della femminista Germaine Greer. E intanto lei, Beth, tira dritto per la sua strada. Continuando a esprimere con molta chiarezza le sue opinioni: basta pensare che il suo album, Standing in the way of control, le è stato ispirato dalla decisione dell'amministrazione americana di non appoggiare i matrimoni gay.

Ma forse, più ancora che l'omofobia, negli ultimi tempi il vero bersaglio polemico della cantante è l'ossessione mediatica per le taglie zero. Al centro anche dell'intervista appena rilasciata alla Bbc. In cui lei - dopo aver confessato che il suo modello di femminilità è Miss Piggy, la maialina del Muppet Show - attacca frontalmente la questione: "E' incredibile avere come obiettivo massimo il diventare uno zero - attacca - invece di voler dimostrare di essere intelligente, o creativa, diventando ad esempio una grande infermiera, o un medico, o un avvocato. La cosa più importante al mondo è invece il diventare un nulla".

Un altro capitolo della sfida lanciata a quello che lei chiama "il fascismo del corpo". E che ha avuto una grossa eco, anche perché arrivata nel corso della Settimana della Moda londinese (in cui la taglia zero, almeno sulla carta, è stata bandita). "Alcune persone sono abbondanti, altre basse, altre alte, altre ancora hanno gli occhi blu - conclude Ditto - alcune, infine, sono cieche: il mondo reale è questo". Insomma, è vario. E come darle torto?

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