
Ieri sera ero a cena da Ros e commentavamo la notizia della morte di una modella brasiliana morta per complicazioni dovute all'anoressia (leggi notizia). Ho riflettuto moltissimo su questa notizia e, ad essere onesta, il primo sentimento che mi è nato è stata una rabbia feroce. Una bella ragazza, che ha avuto tutto dalla vita, che ha raggiunto la fama e il successo, si convince di essere grassa: magari le persone che la circondano assecondano questa sua fisima (magro è bello, che male c'è ad inseguire questo obiettivo?) e allora va avanti va avanti e porta alle estreme conseguenze la sua convinzione. Se avessi potuto, l'avrei presa a schiaffi, sarei stata capace di prendere a schiaffi anche il suo cadavere. Ma poi c'ho ripensato ... lei era malata, era malata proprio come me, solo che la mia morte sarà più lenta: il mio corpo si nutre, si nutre troppo, il suo andava avanti a qualche pomodoro e nulla più ...
Sorella mia, morta della mia stessa malattia, uccisa da un mondo che ti valuta solo per quello che mostri, ti porto nel cuore insieme a tutte le ragazze che soffrono come noi e nessuno lo capisce. Ti porto con me insieme a tutte le ragazze che gridano aiuto ma nessuno le sente. Però ti tengo in un angolino speciale perché, piccola mia, eri circondata da gente che non voleva aiutarti, perché per loro magro è bello ...
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